sabato 2 luglio 2016

Italia-Germania, UEFA Euro 2016. Facciamoci una birra

Cuore VS Arroganza
Pizza VS Würstel&Crauti
Fantasia VS Austerità

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martedì 31 maggio 2011

Due brevi storie di una Greve e di una Piccola Rivoluzione



Il Cavaliere Rivoluzionario

Il Cavaliere Oscuro realizzò con verosimile disgusto che la corruzione dilagava nel Regno: i reggenti, seppure eletti dalla maggioranza, amministravano nel loro esclusivo interesse e si spartivano il denaro rifiutando di usarlo per il bene della gente. Visibilmente nauseato da ingiustizie, tangenti e politici miserabili, decise di prendere in mano le redini della Storia, arrivando al punto di delegare ai familiari tutte le sue attività e proprietà e di dedicare interamente la propria vita alla causa del Paese. Si propose come uomo nettamente diverso dai governanti in carica, lontano dalla politica del malaffare, capace di amministrare con giudizio ed efficacia le proprie terre e i suoi sottoposti, deciso a risollevare le sorti dell’amato Stato. Con tali studiati requisiti, il Cavaliere venne proclamato sovrano a furor di popolo.
Una volta al potere, assegnò incarichi importanti e ruoli di responsabilità agli amici di cui si fidava e a coloro che si mostravano fedeli.
Per informare meglio i suoi sudditi, inventò mezzi di comunicazione che gli permettevano di dare continui aggiornamenti sulle sue imprese, sulle sue doti, sulle sue abilità, sulle sue conquiste nella politica e nella seduzione, sui suoi atti di giustizia.
Ai cittadini che gli chiedevano perché esistessero le tasse, spiegò che erano solo un retaggio malato dei precedenti regnanti cattivi; sconsigliò di pagarle, anzi ne promise l’eliminazione. Non le abolì mai ma le sue dichiarazioni rassicurarono molto gli ignoranti che non si accorgevano di pagare oboli sempre maggiori agli esattori.
Qualcuno si mostrò inspiegabilmente critico nei confronti del suo operato: il Cavaliere lo dileggiò pubblicamente, definendolo diverso e pericoloso e mettendolo da parte.
Alcune persone del popolo gli domandarono come mai fosse sempre circondato da volgari cortigiane: rispose che le sue innate doti di magnanimità e generosità lo portavano ad aiutare le persone bisognose.
Un gruppo di giudici gli fece notare che certe sue decisioni e alcuni aspetti della sua condotta potevano configurarsi come reati. Replicò che le toghe erano invidiose e malvagie: lui non era colpevole né nel torto, semmai erano le leggi ad essere sbagliate. Perciò le cambiò.
A nemici e contestatori ribatteva che lui era l’eletto dal popolo e, in nome del potere consegnatogli dalla gente, aveva il dovere di comandare ininterrottamente per il bene di tutti.
Il popolo si domandava come mai impoveriva mentre il Cavaliere e i nobili arricchivano: lui spiegò che era colpa della siccità se c’era il Sole, delle calamità se pioveva, delle catastrofi naturali se c’erano terremoti; oppure dava la colpa alle difficoltà economiche diffuse in tutto il mondo e nei Paesi vicini.
Dopo 20 anni di Regno, la rivoluzione era completata: il popolo non aveva più principi, né governanti, né leggi, né istituzioni, né valori in cui credere.


Il Professore Rivoluzionario
(dopo 20 anni di Regno Oscuro)


Il Professore realizzò con disgusto che la corruzione dilagava nel Regno: i reggenti, seppure eletti dalla maggioranza, amministravano nel loro esclusivo interesse e si creavano leggi su misura, dimenticando il bene della gente. Nauseato da ingiustizie, tangenti e politici miserabili, decise di scrivere una melodia e di cantarla al Festival della sua nazione. Alla vigilia della manifestazione, provò il brano con l’accompagnamento dell’orchestra ma si emozionò, stonò e se ne andò via furibondo. Venne la sera del debutto: annunciato sul palco, il Professore incantò tutto il popolo con la sua esibizione. Gran parte del merito andava alla bellezza della canzone: parlava di speranza, di viaggio, di poesia, di pensiero, di umanità, d’amore, di cielo e di mare; parlava ai disoccupati, agli studenti, ai giovani soldati, ai ragazzi sfruttati; apriva gli occhi contro i politici corrotti, i voltagabbana, gli ipocriti; gridava che la maledetta notte buia sarebbe presto finita e che le persone l’avrebbero riempita di musica e parole. Il Professore vinse il Festival a furor di popolo, realizzando dopo 20 anni di Regno Oscuro una piccola rivoluzione: per un momento, la gente disorientata aveva ritrovato un sentimento comune da seguire.


(Pubblicato sul periodico culturale "Leitmotiv", scaricabile all'indirizzo: http://giornaleleitmotiv.blogspot.com/)Condividi

giovedì 26 maggio 2011

"Immensamente Giuliano" (l'inno a cui nessuno ha pensato)



Immensamente Giuliano

Sai…
questa volta accade che
ci sia bisogno di Pisapia
e affidare a lui Milano,
farà come un equilibrista
che sul mondo
sfida il crollo
della legalità.

Ma il voto è dedicato a te,
a te lucente Pisapia,
sei immensamente Giuliano!
Il tuo nome è come musica,
ci piace e non deluderà mai…
dedicato solo a te,
Giuliano.

Ma apri gli occhi e aspetta che
arrivi il giorno per votare
lo sai dove,
lo sai come!
Vorrei accorciare il tempo per
votare presto Pisapia
e vincere subito le elezioni!

Ma il voto è dedicato a te,
a te lucente Pisapia,
sei immensamente Giuliano!
Il tuo nome è come musica,
ci piace e non deluderà mai…
dedicato solo a te,
Giuliano!




(Per info sul testo: nonsonoimmaginarioblog@gmail.com)Condividi

mercoledì 13 aprile 2011

La statuetta di Priapo: riscoperta della mitologia greco-romana o simbolo del partito dell'amore?

Dopo il Duomo di Milano, un nuovo gadget è destinato ad occupare il centro della politica italiana: è la statuetta di Priapo, un personaggio barbuto della mitologia greco e romana dotato di un attributo dalle dimensioni spropositate. Cosa diranno i giornali e i legali del Premier per giustificare il posticcio, emerso nel corso delle indagini sulle feste ad Arcore? Che il Cavaliere ha riscoperto la mitologia antica e intende destinare notevoli fondi pubblici alla ricerca nei siti archeologici per riscoprire divinità dimenticate? Oppure che Priapo sarà lo stemma del Partito dell'Amore, perchè rappresenta lo strumento utilizzato dai politici del Pdl per pensare e governare? Spiegheranno che Priapo è solo un amuleto contro l'invidia comunista per propiziare la fecondità delle Olgettine e la loro capacità di generare la continuità della "gens berlusconis"? Forse diranno che le cene ad Arcore sono solo rievocazioni storiche delle feste in onore di Priapo, definite falloforie, che avevano un grande rilievo nel calendario sacro greco e romano.

Seguono amenità letterarie e scientifiche sul mito di Priapo.
Nel saggio "Eros e Priapo: da furore a cenere", redatto durante il fascismo ma pubblicato nel 1967, Carlo Emilio Gadda sostiene che la figura di Priapo simboleggiava lo sfoggio maschilistico, fallocratico esibizionistico del Duce e dei suoi seguaci. Coincidenza? Secondo Focus, Priapo è un personaggio ridicolo che colleziona insuccessi, essendo anche impotente. In medicina, si chiama "priapismo" la malattia nella quale il pene resta sempre dolorosamente eretto (anche per 4 ore), senza che si provi piacere. Inoltre, il priapismo può essere uno degli effetti collaterali dell’assunzione del Viagra, del Cialis e Levitra, così come può presentarsi a seguito di uso di alcol, cocaina, marijuana ed altre droghe. Il disturbo va immediatamente segnalato, poiché il priapismo non trattato può causare una disfunzione permanente.


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lunedì 11 aprile 2011

Vocabolario dei Sinonimi. "Breve": rapido, sommario, lesto, fugace e fuggevole come un "Processo"

Domani alle 15, la Camera discuterà ancora una volta sul modo di salvare il Premier dai suoi guai giudiziari. Il dibattito si intitolerà "processo breve" e verrà votato dopodomani sera (per poi passare al Senato). Il ddl accorcia i tempi di prescrizione per gli incensurati imputati in primo grado (non ti viene in mente nessuno?). La legge ridurrebbe il Processo Mills (uno a caso) di 8 mesi, prosciogliendo il Cavaliere, ma metterebbe fine prima del tempo anche ad altre 15 mila udienze tra cui quelle sul crac Parmalat, sul terremoto dell'Aquila (309 vittime) e sulla strage di Viareggio (32 vittime, 15 feriti). Donatelli Ferranti, capogruppo del Pd alla commissione Giustizia della Camera, ha fatto notare che questa piccola norma "eviterà agli imputati anche la condanna di primo grado, quella che può essere fatta valere in sede civile per il risarcimento dei danni: una catastrofe per famiglie che hanno perso tutto". Per questo, in una lettera ai presidenti dei gruppi parlamentari, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha chiesto di aggiungere solo due righe al ddl: "Le disposizioni del presente articolo non si applicano per i reati di disastro colposo da cui siano derivate la morte o le lesioni delle vittime".


DIABOLINK:
- Caso Ruby. Silvione non ha pagato la nipote di Mubarak affinchè si prostituisse con lui; Silvione l'ha pagata affinchè non si prostituisse. Chiarissimo. Ma non poteva aiutarla Mubarak?


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lunedì 21 marzo 2011

Alda Merini, nata il 21 a primavera

Nella Giornata Mondiale della Poesia (21 marzo) promossa dalle Nazioni Unite, una piccola Italia festeggia il compleanno di Alda Merini, la "musa dei Navigli" milanesi che in "Vuoto d'amore" scriveva: “Sono nata il ventuno a primavera / ma non sapevo che nascere folle, / aprire le zolle / potesse scatenar tempesta”; scomparve l'1 novembre 2009, in autunno. La "piccola ape furibonda" ha lasciato parole sulla sua infanzia di povertà e di bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, sui manicomi che aveva vissuto, su Milano. Roberto Vecchioni le ha dedicato una canzone. Il Comune di Milano ha aperto in suo onore una casa-museo che servirà da luogo di esercizio per giovani poeti.


I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.

I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.

Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
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