Il "Bunga Bunga Gate" è la trama perfetta di una commedia all'italiana incentrata su personaggi che sono sempre al posto sbagliato: c'è Emilio Fede, giornalista di giorno e selezionatore di femmine di notte; c'è Nicole Minetti, 25enne ex-ballerina di Colorado Cafè e igienista dentale del Cavaliere, eletta consigliere del Pdl in Lombardia (chi riuscirà mai a spiegare il collegamento tra queste 3 attività?); c'è Lele Mora, il manager dei vip fallito ma protetto dal Premier; c'è Ruby, una minorenne marocchina che dovrebbe vivere al sicuro in una comunità e invece partecipa a party dove impara il bunga bunga; infine c'è Re Silvione, il presidente del consiglio che dovrebbe governare e invece organizza festini. Se il film fosse drammatico (e magari scritto da Feltri, Sallusti o Belpietro), potrebbe intitolarsi "Uomini di cuore" e avrebbe 3 protagonisti vittime di una femme fatale straniera (che poche ore fa ha dichiarato in un turbinio di contraddizioni a raffica: "Non intendo parlare di quando ho incontrato Silvio. Lo farò tra tre giorni quando sarò maggiorenne. Ma la verità non uscirà in televisione nè sui giornali. Non mi venderò come tante altre nella mia situazione. Io intendo pubblicare un libro dove racconto la verità sulla mia vita e dove ci sarà anche Silvio Berlusconi"): il direttore di Tg che dice di aver soltanto dato consigli alla ragazza; il politico filantropo che l'aiuta personalmente con tutti i mezzi a sua disposizione; l'agente delle star che cerca addirittura di adottarla per il suo bene.
A quest'ultimo si è dedicato oggi Paolo Berizzi su Repubblica con un articolo straordinario per arguzia e ironia. Il ritratto di Lele, detto "Lella" dagli amici: coinvolto negli anni '80 in un'inchiesta per traffico di cocaina assieme a Patty Pravo, che lui poi nel Ferragosto del '96 portò a Villa Certosa su richiesta di Silvio. Fa il cuoco a Villa San Martino, un'altra residenza Berlusconi; è l'animatore del nuovo privè che il Premier si è costruito ad Arcore con pali per la lap dance e trono dorato. Una società fallita, accuse di bancarotta fraudolenta, evasione fiscale e false fatturazioni per 4 milioni di euro, già indagato per riciclaggio. Ex-parrucchiere, mussoliniano, ama leggere i falsi diari del Duce a casa del suo amico Dell'Utri, indagato per mafia. Come suoneria sul telefonino ha "Faccetta nera". Ha donato 2 milioni di euro all'ex amante Fabrizio Corona. Ultimamente stava uscendo dalla depressione grazie ad alcune ospitate nei media del suo mecenate: al Chiambretti Night, a Matrix e su Panorama. Per lui la sceneggiatura prevede un happy end: "Tra tre anni scendo in campo con il Pdl, ma solo se mi fanno senatore. E' il sogno della mia vita, il Paese ha bisogno anche di me".
Qualcuno svegli gli italiani e dica loro che non è un film.