mercoledì 13 aprile 2011

La statuetta di Priapo: riscoperta della mitologia greco-romana o simbolo del partito dell'amore?

Dopo il Duomo di Milano, un nuovo gadget è destinato ad occupare il centro della politica italiana: è la statuetta di Priapo, un personaggio barbuto della mitologia greco e romana dotato di un attributo dalle dimensioni spropositate. Cosa diranno i giornali e i legali del Premier per giustificare il posticcio, emerso nel corso delle indagini sulle feste ad Arcore? Che il Cavaliere ha riscoperto la mitologia antica e intende destinare notevoli fondi pubblici alla ricerca nei siti archeologici per riscoprire divinità dimenticate? Oppure che Priapo sarà lo stemma del Partito dell'Amore, perchè rappresenta lo strumento utilizzato dai politici del Pdl per pensare e governare? Spiegheranno che Priapo è solo un amuleto contro l'invidia comunista per propiziare la fecondità delle Olgettine e la loro capacità di generare la continuità della "gens berlusconis"? Forse diranno che le cene ad Arcore sono solo rievocazioni storiche delle feste in onore di Priapo, definite falloforie, che avevano un grande rilievo nel calendario sacro greco e romano.

Seguono amenità letterarie e scientifiche sul mito di Priapo.
Nel saggio "Eros e Priapo: da furore a cenere", redatto durante il fascismo ma pubblicato nel 1967, Carlo Emilio Gadda sostiene che la figura di Priapo simboleggiava lo sfoggio maschilistico, fallocratico esibizionistico del Duce e dei suoi seguaci. Coincidenza? Secondo Focus, Priapo è un personaggio ridicolo che colleziona insuccessi, essendo anche impotente. In medicina, si chiama "priapismo" la malattia nella quale il pene resta sempre dolorosamente eretto (anche per 4 ore), senza che si provi piacere. Inoltre, il priapismo può essere uno degli effetti collaterali dell’assunzione del Viagra, del Cialis e Levitra, così come può presentarsi a seguito di uso di alcol, cocaina, marijuana ed altre droghe. Il disturbo va immediatamente segnalato, poiché il priapismo non trattato può causare una disfunzione permanente.


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