Domani alle 15, la Camera discuterà ancora una volta sul modo di salvare il Premier dai suoi guai giudiziari. Il dibattito si intitolerà "processo breve" e verrà votato dopodomani sera (per poi passare al Senato). Il ddl accorcia i tempi di prescrizione per gli incensurati imputati in primo grado (non ti viene in mente nessuno?). La legge ridurrebbe il Processo Mills (uno a caso) di 8 mesi, prosciogliendo il Cavaliere, ma metterebbe fine prima del tempo anche ad altre 15 mila udienze tra cui quelle sul crac Parmalat, sul terremoto dell'Aquila (309 vittime) e sulla strage di Viareggio (32 vittime, 15 feriti). Donatelli Ferranti, capogruppo del Pd alla commissione Giustizia della Camera, ha fatto notare che questa piccola norma "eviterà agli imputati anche la condanna di primo grado, quella che può essere fatta valere in sede civile per il risarcimento dei danni: una catastrofe per famiglie che hanno perso tutto". Per questo, in una lettera ai presidenti dei gruppi parlamentari, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha chiesto di aggiungere solo due righe al ddl: "Le disposizioni del presente articolo non si applicano per i reati di disastro colposo da cui siano derivate la morte o le lesioni delle vittime".
In vista del voto di mercoledì, chissà cosa dovrà promettere B. ai Responsabili delusi, a Scajola risorto, agli ex AN, ai futuristi scontenti della linea di Italo Bocchino. Comunque vada, il governo ha preparato un Piano B: "il processo lungo", presentato dal senatore Mugnai; la settimana scorsa, al Senato, ha proposto l'ammissione al dibattimento di tutti i testi presentati dalla difesa, una norma di segno opposto al "processo breve", in quanto allungherebbe di molto la vita dei procedimenti legali facendoli cadere in prescrizione. Tutto e il contrario di tutto pur di salvare B.
DIABOLINK:
- Caso Ruby. Silvione non ha pagato la nipote di Mubarak affinchè si prostituisse con lui; Silvione l'ha pagata affinchè non si prostituisse. Chiarissimo. Ma non poteva aiutarla Mubarak?
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