lunedì 15 novembre 2010

La Favola del Luogo Comune

C’era una volta un luogo comune in cui i governanti amministravano badando solo al proprio tornaconto e abbandonando il popolo al suo destino.
C’era una volta un luogo comune in cui i capi aggiravano le regole collettive, anzi le cambiavano con prepotenza e a piacimento, per servire il proprio interesse.
C’era una volta un luogo comune in cui i potenti prima compievano reati e poi creavano apposite leggi per sfuggire alla giustizia.
C’era una volta un luogo comune in cui il governo manipolava l’informazione, come accade di norma nei regimi fascisti e nelle dittature.
C’era una volta un luogo comune in cui i ricchi si arricchivano e i poveri si impoverivano.
C’era una volta un luogo comune in cui i politici (tutti vecchissimi) adescavano donne (tutte giovanissime).
C’era una volta un luogo comune in cui le persone provenienti da altri Paesi venivano respinte.
C’era una volta un luogo comune in cui le scuole non possedevano i mezzi per istruire i giovani.
C’era una volta un luogo comune in cui alcune bande di cittadini avevano il compito di garantire la sicurezza ma riuscivano solo a diffondere odio tra la gente.
C’era una volta un luogo comune in cui per poter lavorare (e vivere) dovevi conoscere Qualcuno.
C’era una volta un luogo comune in cui spesso capitava di lavorare senza ricevere paga.
C’era una volta un luogo comune in cui le donne o lavoravano o facevano un figlio.
C’era una volta un luogo comune in cui se non eri d’accordo, eri un comunista.
C’era una volta un luogo comune in cui la speranza più grande era quella di riuscire a scappare via.
C’era una volta un luogo comune che tutti credevano tanto brutto da essere irrealizzabile e nessuno si accorgeva di averlo sotto agli occhi.

(pubblicato sul giornale culturale "Leitmotiv", scaricabile qui)


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3 commenti:

  1. C'era una volta un luogo comune in cui in una notte un ministro assegnò i miliardi tagliati alle scuole pubbliche alle scuole private.

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  2. C'era una volta un luogo comune in cui la gente sapeva farsi da parte

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  3. C'era una volta un luogo comune in cui nonostante tutto poi la televisione non è così male...

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