Alla fine di un giro di altalena, il deputato vicentino Massimo Calearo (in foto) - eletto con il Pd perchè fortemente voluto tempo fa da "la so lunga" Veltroni - ha abbandonato il partito "Api" di Rutelli (perchè più che l'Alleanza Per l'Italia a lui interessa l'alleanza con Berlusconi) e si è unito al Gruppo Misto (che è un po' come una macedonia, una pizza quattro stagioni, un fritto misto: accoglie fuoriusciti e politici di tutte le paste). Il suo ormai ex partito l'ha presa bene: ''Auguriamo buona fortuna a Massimo Calearo che ha confermato nella riunione del gruppo Api la sua speranza di diventare ministro con Berlusconi. Suggeriamo al premier di affiancargli come sottosegretario l'onorevole Bruno Cesario (ndr: altro coraggioso che, al momento del passaggio dalla parte di Re Silvio, ha ringraziato Padre Pio)''. Antonello Caporale l'ha intervistato su Repubblica:
(Calearo) "Parliamoci chiaro: qui non esiste neanche l'ombra dell'opposizione. Non esiste l'ombra di una alternativa. Se facciamo cadere Berlusconi c'è il buio fitto".
(Caporale) Quindi col suo sì a Berlusconi lavora per l'alternativa a Berlusconi.
(Calearo) "Il mio sì concede tempo a coloro che devono organizzare un'idea di governo differente da questo".
(Caporale) Raffinata strategia.
(Calearo) "Sa che a Montecitorio anche gli amici del Pdl mi dicono: ma chi te lo fa fare? Ma non vedi che il Berlusca è in caduta libera?"
(Caporale) E lei niente.
(Calearo) "Ho sale in zucca e noto il deserto politico e di idee. A parte la Lega cosa c'è, cosa c'è? Me lo dica lei".
Rosanna Filippin, segretario regionale del Pd Veneto, ha salutato con affetto Calearo definendolo "una figurina Panini della politica, che giustamente compie il suo destino: passare di mano in mano". Nel novembre del 2009, dopo la vittoria di Pier Luigi Bersani alle primarie, Calearo lasciò il Partito Democratico, dichiarando di non essere mai stato di sinistra. Ma Walter Veltroni crede nell'uomo e ha detto di aver parlato "oggi con Massimo Calearo, al quale ho ricordato l'impegno da lui assunto, prima e dopo il voto, a sostegno del centrosinistra e - dato il risultato elettorale - in opposizione al centrodestra. Un impegno che è etico, perchè comporta il rispetto degli elettori e della volontà espressa con il loro voto. Calearo, pur ribadendo le ragioni di un disagio politico mi ha confermato nettamente la sua volontà di attenersi all'impegno assunto davanti agli elettori. Sono certo che sarà coerente con se stesso". E se garantisce lui...
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