La scomparsa di un ragazzo 35enne è senz'altro un fatto tragico e merita rispetto; merita anche spazio sui media, non c'è dubbio. Ma forse il caso di Taricone ha avuto una cassa di risonanza sproporzionata. Non c'è stato conduttore o personaggio radio-televisivo che nelle ultime ore non si sia presentato al pubblico come un grande amico del "guerriero" - appellativo coniato per l'occasione. All'improvviso tutti amici di Taricone. Oggi il sito del Corriere muoveva alle lacrime i lettori riportando la domanda della figlia Sophie: "Dov'è papà?". La nonna risponde: "Non ti preoccupare, tornerà presto". Vanity Fair ha inserito al volo un inserto dedicato. Per non parlare di Matrix, Mattino 5 e quant'altro con le loro puntate monografiche. Davvero troppa attenzione su un uomo che, a parte la fama raggiunta al primo Grande Fratello, non ha fatto molto altro. E se il bombardamento tariconiano servisse solo a nascondere altro? Per esempio, la condanna di Dell'Utri?
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