giovedì 22 luglio 2010

Povero Verdini: tanti sacrifici per soli 2,6 milioni di euro

Giornata di conti in tasca. Il coordinatore del Pdl Denis Verdini ha detto che i milioni sul contocorrente sono frutto dei sacrifici suoi, della moglie e dei soci. Di personaggi che hanno fatto soldi a palate ne vengono in mente solo due: uno è Paperon De' Paperoni con la sua moneta "Numero Uno" ma è solo un fumetto di fantasia; l'altro è Re Silvione che ha cominciato con le famose 100 lire (o con la valiga piena di banconote piovuta dall'alto, come ha immaginato Nanni Moretti ne "Il Caimano" in una celebre scena che curiosamente non è rintracciabile sul web). Mentre sono stati messi sotto accertamento anche i depositi bancari del pitreista Carboni e del condannato Dell'Utri (che, a sentire "L'Amaca" di Michele Serra, è spesso ospite a cena di Lele Mora, il quale nella sua casa di Lugano organizza serate culturali in cui si leggono ad alta voce i Diari di Mussolini, anche se sono notoriamente falsi), oggi si sono fatti i conti in tasca anche i parlamentari che parlano di ridursi l'esosa indennità ma a modo loro: nella manovra anti-crisi, "Delirium Tremens" Tremonti ha stabilito che il taglio deve essere del 10% ma non ha specificato se riguarda tutto lo stipendio o solo alcune voci. Pertanto le possibilità di riduzioni oscillano drasticamente: potrebbero essere di sostanziosi 550mila euro o di ridicoli 2mila euro. Delle varie voci presenti nella busta paga degli Onorevoli sorprendono i 258euro, la somma più piccola di tutte, previsti per il rimborso delle spese telefoniche: ma a giudicare dalla mole di intercettazioni degli ultimi mesi, quei 258euri ai deputati non bastano, ne spendono sicuramente molti di più per fare i loro interessi attaccati alla cornetta; e loro poverini si voglio anche abbassare quel modesto salario di oltre 21mila euro mensili (comprensivo di tutti i vari bonus). Intanto il segretario dei Radicali Mario Staderini ha commentato che la "vera truffa sono i rimborsi elettorali grazie ai quali, ad ogni legislatura, nelle casse dei partiti finiscono 500 milioni di euro di finanziamento pubblico a fronte di poco più di 100 milioni di spese documentate".

DIABOLINK:
- Roberto Saviano non ha copiato Gomorra: anzi, sono i suoi accusatori-detrattori ad aver copiato lui.
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