L'uomo pacioccone della foto accanto è Angelo Balducci, il "David Copperfield degli appalti ": in Italia, come li truccava lui, nessuno mai. Per 10 anni li ha pilotati tutti, dal Giubileo al G8. Questo funzionario statale, ex Presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici, è stato condannato agli arresti domiciliari per corruzione. Come mostrano le foto pubblicate da l'Espresso, sta trascorrendo la custodia cautelare in una prigione di massima sicurezza, nel senso che sta sicuro, tranquillo e beato a casa sua a Montepulciano, in una villa di 300 metri quadrati con tanto di piscina: passeggia per i viali, si tuffa, fa il bagnetto e un po' di ginnastica (ma senza esagerare), prende la tintarella e si gode l'immeritato relax. Ora, il cosiddetto "re della cricca" è ovviamente libero di scontare i domiciliari in qualsiasi abitazione di sua proprietà, peccato che quella mega-tenuta da 13 vani (più 2 dependance, per un totale di 24 locali) costituisca anche "la prova e il corpo del reato": è stata ristrutturata gratuitamente da Diego Anemone, quel magnanimo imprenditore diventato famoso perchè regalava immobili a Scajola & Company in cambio di protezione politica e favoreggiamenti (si è arricchito grazie al sostanziale accordo di esclusiva sulle Grandi Opere e sulle attività della Protezione Civile). Il balcone in cui l'ingegnere si abbronza e le altre sale della dimora toscana sono tangenti, il simbolo tangibile della corruzione (anche se Sofri non ci vede niente di male). Angelino intanto se ne sta nella terrazzona verandata, nel salone con il biliardo, nel parco con le querce e si gode la vecchia cantina “dove mangiavamo, dove abbiamo fatto la ristrutturazione davanti al camino”, dice Anemone in un'intercettazione. In cantina sì che si sta al fresco.
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