Tutte loro si sono offerte (neanche troppo in sacrificio). Tutte loro desideravano qualcosa. Tutte loro hanno ottenuto denaro, gioielli e regali ma non sempre quello che domandavano. Ora tutte loro cercano popolarità alimentando i dubbi sul Premier (e non solo sulla sua sicurezza). Patrizia D'Addario chiedeva un "aiuto" per sbloccare la situazione di un cantiere edilizio, Nadia Macrì chiedeva un "aiuto" nella questione dell'affidamento del figlio, Ruby probabilmente chiedeva le attenzioni dei riflettori. Dopo lo scoppio degli scandali che le riguardavano - Noemi Letizia compresa -, tutte loro hanno ottenuto la celebrità, realizzato comparsate in televisione in Italia e all'estero, scritto libri, pubblicato cd "musicali", avuto spazio sui giornali europei, occupato i media internazionali, partecipato a manifestazioni di spicco e sono state pagate per passare una serata in discoteca.
Tra le tante cose dette (e non richieste), Nadia (nella foto, in tenuta casalinga) ha dichiarato di non avere nessuna intenzione di lanciarsi nel mondo dello spettacolo (il 18 novembre scrive sui social network: «Da oggi ho deciso che non farò comparse televisive, foto e addirittura ospite nei locali notturni!! Vorrei che tutti voi mi appoggiaste su questa mia decisione! Motivo: vorrei ce mi crediate su tutto quello che è stato detto sui giornali, lotterò per questo… non mi abbasso ai loro livelli… qaundo sarà il momento parlerò. [...] Così sconfiggeremo l’ipocrisia del potere!!! Noi giovani decidiamo nel nostro futuro!! Vogliamo un mondo migliore! Nel frattempo che mi hanno vietato di parlare con la stampa, vado a lavorare onestamente come tutti voi!!!») ma oggi ha annunciato su Facebook la svolta della sua vita: sabato sarà ospite di un pub milanese e per l'occasione ha invitato tutti i suoi 4 mila amici virtuali. Sul profilo, un utente le consiglia: «Cavalca l’onda finchè puoi»; lei spiega: «Alla fine non faccio niente di male, è un lavoro. E poi insistono, ho tutti i giorni i giornalisti sotto casa…». Su CorrieredelMezzogiorno.it, l'arguto commentatore "Samarcanda" scrive: «La cosa più "bella" di queste serate con Ruby, Nadia e le altre è che la folla va curiosa seppur disapprovante ma, tacitamente, avanza tra la società l'idea che certe pratiche non siano più moralmente e socialmente sanzionabili per un fine ritenuto giusto: successo e danaro».
Leggendo l'articolo,ho notato l'analogia tra la D'Addario e Ruby e co.,che non avrei mai associato:sia da un punto di vista temporale,sia lavorativo.la prima faceva o fa,ora non so,la escort,le altre allietano le serate di chi le invita,in questo vicenda in particolare politici,ma non a loro uso e consumo esclusivo.
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