domenica 21 novembre 2010

L'eclissi lenta e silenziosa degli imprenditori italiani

Una settimana fa, l'imprenditore veneto Santo Sergio Merlo - sposato e padre di due figli - si è tolto la vita a 71 anni gettandosi nel canale Bretella. Dopo 38 anni, lo scorso giugno la sua fabbrica di doposci che a Caerano (Treviso) dava lavoro a 10 persone aveva chiuso dichiarando il fallimento perchè i clienti non pagavano (aspettava un credito di 1 milione di euro) e la concorrenza cinese era troppo forte. Come ha ricordato Alessandro Longo su Repubblica, Santo è il ventunesimo titolare di azienda e lavoratore che si è tolto la vita dal 2008 nell' ex felice Nord Est.


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3 commenti:

  1. Se andiamo avanti così, si suiciderà alche la tristezza, non reggendo più la sua stessa esistenza.
    Grazie Cina, che stai demolendo l'economia mondiale.
    Per quella italiana mi sorge un dubbio: che anche Lui sia cinese?

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  2. Io non credo che la Cina abbia il grosso della colpa. Penso che le responsabilità siano da attribuire soprattutto all'incapacità del governo di tutelare l'economia italiana dalla concorrenza e dagli effetti della globalizzazione.

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  3. Questi episodi, come tutto ciò che sta accadendo, dovrebbero farci riflettere, invece di dare giudizi senza senso. Se la Cina sta "demolendo l'economia mondiale" non è per caso. é dovere di tutti stare attenti e aggiornarsi continuamente su ciò che accade. Quando gli imprenditori italiani hanno cominciato a far produrre i loro prodotti ai cinesi, in Cina, sfruttandoli nel loro paese, noi li pagavamo anche dieci volte in più di ciò che a loro costava la produzione. E noi, zitti, compravamo il nostro "jeansetto" di marca, pagandolo anche 100 euro. é facile dare la colpa a qualcuno, o a qualcosa, è facile trovare sempre il capro espiatorio. Molto più facile che pensare se si stia agendo con consapevolezza o no. Tutto ciò che avviene è dettato dal nostro agire quotidiano. Non so perchè gli imprenditori si suicidino, nè giudico, ma credo che in questo atto ci sia tutta la conseguenza dell'agire quotidiano. Avrei mille esempi da fare. Quando si vedono scene dei disastri ambientali, si pensa che dio ci stia punendo, senza chiedersi se forse le montagne crollano per effetto della gravità, che tende a portare tutto verso il basso. Magari, se si avesse costruito con maggior criterio, studiando e capendo il territorio, la frana non travolgerebbe gli abitati...forse, le mie, sono parole confuse, ma dettate da riflessioni giornaliere, che nascono dal cercare di capire "criticando" la realtà e agire in maniera più consapevole. Non subendo gli eventi.

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